settembre 1939. aldo, ventenne fiorentino, giunge a san domino, l'isola delle tremiti scelta dal regime fascista come confino per chi era accusato di omosessualità. i cosiddetti “femminielli” alloggiano in due baracche fatiscenti, con un secchio a fare da gabinetto e un camino mal funzionante per le notti più fredde. sono perlopiù siciliani, perché arrestati per un omicidio avvenuto anni prima a catania e tuttora impunito, che continua a perseguitarli. ci sono la fisichella, dallo sguardo sornione, sempre in urto con il mondo, la picciridda, appena diciottenne, che ama travestirsi da donna, la leonessa, afflitto da attacchi epilettici e con strani segni sul corpo; e poi la sticchina, il professore, il dottore, la peppinella, vittime come aldo di pregiudizio e intolleranza. la vita a san domino è dura, scandita dal disprezzo degli abitanti dell'isola, incontri clandestini nei boschi e la conta dei carabinieri, esiliati anche loro e non disdegnosi di trovare conforto tra i femminielli. nonostante le intenzioni del regime, dalla segregazione nascerà una comunità di uomini paradossalmente liberi e solidali. nel giugno del 1940, in ogni caso, i confinati di san domino saranno rilasciati e in parte arruolati per essere mandati al fronte. in guerra, ognuno andrà incontro al proprio destino nel ricordo indelebile di quell'esperienza vissuta assieme.